Djerba è una meta affascinante, l'isola dei Lotofagi, un paesaggio unico nel mediterraneo per folti e rigogliosi palmizi e spiaggie bianche che danno più una impressione tropicale.
Viene detta anche la "dolce" per via del suo clima.
L'isola non offre storia, rovine imponenti o importanti opere come il resto della tunisia, piuttosto attrae come località balneare con risvolti mitologici vedi Ulisse, Calipso e soprattutto il Dragut il corsaro.
Importante e anomala è la presenza di una famosissima sinagoga, la Ghriba, addirittura Djerba è stata definita la gerusalemme d'Africa.
Si racconta che molto tempo fa, in seguito alla distruzione del Tempio di Salomone da parte di Nabucodonosor, alcuni ebrei Kohanim, fuggirono da Gerusalemme, portando con sé una porta (delet) e pietre del Tempio.
Avendo fatto volta verso l’Occidente, erano approdati su un’isola straniera, la ghriba. Lì edificarono una sinagoga che chiamarono Ghriba e un villaggio, conosciuto con il nome di Dighet, alterazione di delet, per ricordare la porta del Tempio distrutto. Questo villaggio, chiamato anche Hara Sghira (piccola Hara), fu popolato a lungo da Kohanim, diretti discendenti di quelli fuggiti da Gerusalemme nel IV secolo a.C. Per questo che si dice che Jerba è l’anticamera di Gerusalemme.
Un’altra leggenda vuole che la Ghriba, sia una giovane ebrea che, in fuga da Gerusalemme distrutta, aveva navigato sola su una fragile imbarcazione, tenendo stretti al cuore i rotoli della Torah. I venti la spinsero fino a Jerba, dove approdò sfinita, spirando nel luogo dove oggi sorge la sinagoga.
Per il resto djerba, salvo il ponte romano che la collega al continente e le antiche anfore del porto si distingue per essere una località esclusivamente turistica, un'oasi di pace con belle spiaggie, un mare cristallino, e strutture alberghiere moderne ma non devastanti in riferimento all'impatto ambientale.
Il ventaclub Helios è un ottimo villaggio, senza dubbio, che offre un servizio di qualità elevata, sempre rapportato al paese, una atmosfera da Le Mille e una Notte, fra marmi e tappeti, grate di ferro battuto e portali di legno intarsiato, balaustre e vetrate. Sono presenti sale con mosaici di maioliche blu. Tre ristoranti dai menù sfiziosi. Dentro, vivace intrattenimento con giochi e sport, fuori, i villaggi berberi e le oasi tunisine.
Le escursioni organizzate sono piuttosto standard: il giro dell'isola con visita a Guellala e Houmt Souk, il capoluogo; le oasi di Gabes e i trogloditi di Matmata; il deserto di montagna a Medenine, Tatouine e Chenini; mini tour di due giorni a sud; giornata in veliero...
Non ti fare impressionare dalla vita di villaggio, puoi tranquillamente fruire dei servizi che ti interessano ed uscire per conto tuo... contattare agenzie locali, noleggiare un auto... e così via.
Hai fatto una buona scelta rispetto alla struttura... devi sviluppare assolutamente l'argomento escursioni... ne vale la pena
ciao