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Author Topic: un viaggio a Sousse  (Read 13352 times)

etnas

  • Guest
un viaggio a Sousse
« on: 02 March 2005, 18:33:21 »

Tra tutte le città della Tunisia, per me Sousse è la città più bella, più vivibile e più ospitale della Tunisia.
Molti di voi sicuramente la conosceranno ma, forse, non sapete che ci sono due quartieri che si chiamano ancora: Capaci Grande e Capaci Piccolo!
Ecco la storia:
verso la fine dell'800 ed i primi del '900, alcuni pescatori siciliani si trasferirono a Sousse per dedicarsi alla pesca e fondarono una colonia di italiani, contribuendo, in modo determinante ed ancora oggi riconosciuto dagli abitanti di Sousse, allo sviluppo economico della città ed in totale armonia con gli arabi.
Capaci Piccolo è ancora un quartiere "italiano" nella architettura e nel nome delle strade (rue Trapani, rue Siracusa ecc.., tranne rue Rome che ha cambiato nome)! Si affaccia prorio sul lungomare, di fronte alla stazione ferroviaria, a sud della città.
Capaci Grande è invece il quartiere (più piccolo di Capaci Piccolo) che gli italiani costruirono successivamente (dopo aver lasciato la pesca) e situato sulla collina che domina la "corniche" ovvero il lungomare lungo il quale si trovano gli alberghi più belli di Sousse.
Oggi la colonia di italiani non c'è più perchè con l'Indipendenza dalla Francia, sono stati costretti a rientrare come profughi dovendo scegliere addirittura se dover diventare cittadini italiani o francesi!
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Anonymous

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un viaggio a Sousse
« Reply #1 on: 03 March 2005, 09:58:17 »

Grazie per questo aggiornamento storico riguardo a Sousse anche se non ho ben capito il fatto della scelta delle cittadinanze.
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Anonymous

  • Guest
un viaggio a Sousse
« Reply #2 on: 03 March 2005, 14:23:55 »

gli "italiani" che dovevano uscire dalla Tunisia se rientravano in Francia avrebbero avuto la cittadinanza francese se rientravano in Italia, quella italiana perchè si trovavano nelle condizioni di non essere ancora cittadini tunisini, perchè la Tunisia era un protettorato francese ma, discendevano da cittadini italiani
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etnas

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un viaggio a Sousse
« Reply #3 on: 03 March 2005, 14:25:15 »

gli "italiani" che dovevano uscire dalla Tunisia se rientravano in Francia avrebbero avuto la cittadinanza francese se rientravano in Italia, quella italiana perchè si trovavano nelle condizioni di non essere ancora cittadini tunisini, perchè la Tunisia era un protettorato francese ma, discendevano da cittadini italiani
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Anonymous

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un viaggio a Sousse
« Reply #4 on: 03 March 2005, 18:05:01 »

Non ti arrabbiare... ma se gli "italiani" sono italiani, potrebbero "rientrare" solo in Italia.
Perchè dici "rientrare" in Francia?
Dovresti dire : dovevano scegliere di "andare" in Francia o rientrare in Italia.
Un'altra osservazione: è strano pensare che un italiano o discendente scelga di andare in un'altro paese straniero, al posto di rientrare nel proprio, quando viene cacciato dal luogo in cui vive.
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Anonymous

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un viaggio a Sousse
« Reply #5 on: 03 March 2005, 18:06:39 »

Sicuramente sono io che non riesco a capire qualcosa.
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etnas

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rispondo
« Reply #6 on: 03 March 2005, 20:58:34 »

perchè mi devo arrabbiare?
Sembra strano ma è così! La mia compagna è nata in Tunisia da nonni siciliani trasferiti in Tunisia. Quando la Tunisia ha ottenuto l'indipendenza, tutti gli "occidentali" ma anche gli ebrei sono stati cacciati "informalmente cacciati" (cerca di capire) e quindi se andavano via perdevano la possibilità di diventare cittadini tunisini per cui non potendo essere apolidi divenivano cittadini del paese nel quale accettavano di essere profughi; francesi perchè la Tunisia era un protettorato francese o italiani perchè la discendenza era italiana.
Mi fà piacere che sei incuriosito/a di avere questa informazione ma ricorda che gli italiani sono stati molto perseguitati nel mondo (Libia, Grecia sì anche in Grecia ecc..)
Fammi sapere se la risposta ti ha soddisfatto/a!
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Anonymous

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un viaggio a Sousse
« Reply #7 on: 04 March 2005, 13:14:36 »

Credo che la risposta mi ha soddisfatto.

Conosci bene la Tunisia?
Io ci sono stata l'estate scorsa e mi ha colpito molto. Vorrei tornarci per tanti motivi ma per ora non posso fare progetti.
Sono stata in molti posti e poichè il mio viaggio era un tour organizzato c'era l'esigenza di rispettare i tempi e le varie tappe (tante, troppe...) e mi sentivo molto una "turista" in corsa e poco una osservatrice.
E' stato per me il primo impatto (bello) con una cultura diversa dalla nostra e porto con me un ricordo particolare e nostalgico.
Sousse ad esempio è una città che non ho proprio visitato e ne ho sentito molto parlare, come Monastir.

Tu ci vai spesso lì? Qual'è la città più bella per te?
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Anonymous

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un viaggio a Sousse
« Reply #8 on: 04 March 2005, 14:13:09 »

Etnas,

vorrei aggiungere che, dall'altro versante della Tunisia.. quindi in Sicilia (e ancor meglio a Trapani), c'è una grandissima comunità tunisina, il quartiere dove vivono è proprio come una medina....
E pensate un po'.. Uno dei piatti tipici della cucina trapanese è proprio il cous cous!!!!!!!!!!!!
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Pappy

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un viaggio a Sousse
« Reply #9 on: 04 March 2005, 14:19:02 »

Quote from: "Anonymous"
Etnas,

vorrei aggiungere che, dall'altro versante della Tunisia.. quindi in Sicilia (e ancor meglio a Trapani), c'è una grandissima comunità tunisina, il quartiere dove vivono è proprio come una medina....
E pensate un po'.. Uno dei piatti tipici della cucina trapanese è proprio il cous cous!!!!!!!!!!!!



se non mi logo prima di scrivere il mio nick non comparirà mai... uff....
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e'slama

etnas

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rispondo
« Reply #10 on: 04 March 2005, 15:14:10 »

Hai detto proprio bene: turisti di corsa e poca osservazione.
Vado spesso per lavoro ed in quest'ottica ho conosciuto persone che hanno la stessa nostra mentalità e gli stessi obiettivi professionali e quindi una professionalità (organizzazione e capacità di coordinamento di attività) identica alla mia (lavoro a Roma, nella Formazione Professionale).
Come ho già scritto, per me Sousse è la migliore città tunisina, a dimensione umana (nè troppo grande nè troppo piccola), bella e tranquilla.
Non conosco Sfax e Biserta, ma conosco abbastanza bene le zone di Tunisi e Gabes;
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etnas

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un viaggio a Sousse
« Reply #11 on: 04 March 2005, 15:16:25 »

Infatti il primo cous cous (di pesce) l'ho mangiato proprio a Trapani
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Anonymous

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un viaggio a Sousse
« Reply #12 on: 04 March 2005, 17:37:34 »

E perchè mai dovrebbero avere una professionalità diversa?
Comunque non stiamo parlando di un paese sottosviluppato anzi....

Il posto più bello che ho visto è Sidi Bou Said, che un paio di settimane fa (o qualcuna in +) lo hanno fatto vedere anche su Rai Tre alla trasmissione Mediterraneo.
A Gabes sono stata anch'io e ho pernottato all'Hotel Chems. Pensa di Gabes ho visto bene solo il mercato di tutti i vari prodotti in paglia.... e un pò la spiaggia a pochi metri dal ns. hotel.

Sfax, mmm.... lascia un pò a desiderare ma è chiamata la capitale del sud. E' molto industrializzata e si vedono donne con il velo sul motorino...
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etnas

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rispondo
« Reply #13 on: 04 March 2005, 18:06:14 »

E chi ha detto che è un paese sottosviluppato!
Per professionalità come la mia intendo che mi trovo in perfetta sintonia di organizzare il lavoro come tempi e metodi (altrimenti non ci lavorerei).
A Gabes c'è solo il mercato da vedere, non è che offra molto turisticamente parlando, per me è importante per l'Università.
Sidi è vicino Tunisi ed un posto molto bello!
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Anonymous

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un viaggio a Sousse
« Reply #14 on: 04 March 2005, 19:12:46 »

Lo so che non lo hai detto..

A Gabes c'è l'università? E che facoltà?
Come sono le università lì, difficili come qui? Lunghe e pesanti come qui?
Anche se la nostra guida mi disse che le università anche lì sono difficili ... non sò se sono paragonabili a queste che abbiamo qui in Italia......

E tu in che modo collabori con l'università di Gabes?
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