sono basita da cotanta ampiezza culturale.
In base alle mie più modeste conoscenze, basate più ke altro su dati di esperienza empirica (non so se ho reso....) mi consta invece l'esatto contrario di quello che tu hai or ora asserito. In parole povere: tutto tranne le "retrovie" e tranne un'altro piccolo particolare ke mi ha lasciato esterrefatta ma ke ho qualche difficoltà a riferire senza scadere nel porno. Ci provo, visto ke l'argomento sembra interessare: in caso di fellatio, in prossimità della fase terminale, viene effettuata una manovra manuale di "trattenimento", che in un primo momento potrebbe essere scambiata per un "aiutino" al completamento della pratica, ma che in realtà (si scoprirà poi) serve ad impedire che l'oggetto della eiaculatio vada a finire in quella che - nelle circostanze - dovrebbe sembrare la logica destinazione. Subito dopo, ad avvenuta "estrazione", viene attuato dal proprietario degli oggetti in esame un sorprendente "travaso"esterno, in qualsiasi luogo consentito dalle circostanze spazio - temporali.
Questi due divieti di cui ho riferito trarrebbero origine dalla necessità di evitare che l'entità riproduttiva vada a finire in zone del corpo femminile non istituzionalmente destinate alla riproduzione, appunto.
Quindi, delle due l'una: o i tabù e le prescrizioni cambiano in funzione delle zone geografiche o dei ceti sociali o di non so cos'altro, oppure ognuno se li interpreta come più gli viene comodo. Forse è la seconda che ho detto?
Comunque, ti sei un po' imbuonito, dai. Ke è cattiveria questa?
Scusate, se potete, la crudezza del linguaggio che ho usato, xò era interessante, no?