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resoconto di due escursioni effettuabili da Zarzis/Jerba

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bmlore:
L’anno scorso (inizio settembre) ho soggiornato a Zarzis (Club Diana – della Teorema)  e, sebbene la località non mi sia piaciuta granchè e il Club Diana non fosse niente di eccezionale, ho fatto un paio di escursioni in posti stupendi, che mi sento di consigliare a tutti.

La prima è stata un’escursione di due giorni.
Itinerario:
1.   giorno: Gabes, Douz, Zafrane (pernottamento a Douz)
2.   giorno Oasi di montagna (Chebika e Tamerza), oasi di Degache, Tozeur, lago salato di Chott el Jerid e rientro in albergo a Zarzis.
Ecco la descrizione:
Primo giorno: breve sosta a Gabes con visita al mercato e breve sosta su un punto panoramico da dove si aveva un bel panorama dall’alto dell’oasi, proseguimento verso Douz (con sosta per il pranzo lungo il tragitto). Arrivo in albergo a Douz verso le 3 del pomeriggio, assegnazione delle camere. Unica nota dolente dell’escursione: le camere non erano pulitissime – comprese le lenzuola - e l’aria condizionata nella mia stanza non funzionava (faceva un caldo pazzesco). Ma sono dell’idea che qualche piccolo disagio sia un prezzo accettabile da pagare per vedere luoghi così straordinari.
Verso le 5 del pomeriggio siamo andati a Zafrane, oasi ai bordi del deserto. Da lì l’immensa distesa di dune bianchissime mi ha dato un’emozione fortissima, una bellissima sensazione di pace. Una bella cavalcata a dorso di dromedario, verso sud, finchè intorno non si vedeva che la distesa bianchissima delle dune. E’ stata un’esperienza indimenticabile (non è retorica, provare per credere).
Alla sera breve sosta nel souk di Douz. Rientro in albergo per la cena (a buffet, buona e varia) e pernottamento.
Secondo giorno: sveglia alle 3 e mezzo!!, colazione alle 4 e partenza alle 4.30  :shock:  :shock: abbiamo attraversato il Chott el Jerid prima dell’alba e poi in fuoristrada alle oasi di montagna Chebika eTamerza. Bella soprattutto Chebika, peccato solo che il tempo a disposizione fosse troppo breve.
Dopo le oasi di montagna, un interessante giro in calesse all’interno dell’oasi di Degache, dove ci sono stati illustrati i metodi di coltivazione e di irrigazione e dove abbiamo goduto di un po’ di frescura.
E poi a Tozeur – città di atmosfera magica, dove spero tanto tornare per passarci magari qualche giorno. La parte vecchia con i vicoli stretti e con le case, sulle cui facciate i disegni formati con i mattoni sembrano merletti, è un vero gioiello e da sola vale il viaggio. Interessante anche il museo delle tradizioni popolari di Dar Cheraid.
Sulla via del ritorno, breve sosta sul lago salato Chott el Jerid, dal paesaggio piatto e quasi bianco interrotto qua e la da qualche pozza d’acqua dalle sfumature colorate (rosa, verde pastello, azzurro) dovute ai sali minerali.
Sosta per il pranzo lungo il tragitto, rientro a Zarzis in prima serata.
Conclusioni: Si tratta di un’escursione un po’ stancante (per la levataccia – il giorno dopo non ci siamo mossi dal villaggio), ma la consiglio vivamente a tutti coloro che soggiornano a Jerba o Zarzis.

Seconda escursione a Chenini (in giornata):
Itinerario: Tatauine, Chenini, uno ksar (non ricordo il nome) e Medenine
Prima sosta al mercato di Tatauine. Poi partenza per Chenini.
Chenini è splendida!  :D
E’ un villaggio berbero scavato nella roccia sulle pendici di una collina, che visto da lontano sembra un formicaio. Abbiamo avuto tempo sufficiente per salire lungo le stradine del villaggio, gironzolare tra le case e i cortiletti cintati da mura, fino alla moschea bianchissima in alto. Una guida locale ci ha fatto visitare una casa tipica scavata nella roccia. Nell’unico ristorante del luogo abbiamo mangiato cibi tipici (finalmente il cous-cous e dolci tipici, dopo i cibi internazionali dell’albergo!!). Interessante anche lo ksar visto sulla via del ritorno e il centro di Medenine (altro ksar che ora ospita il souk della cittadina). Vale sicuramente la pena di uscire dal souk e visitare la via immediatamente retrostante, che non è stata ancora invasa da negozietti di souvenir ed è quindi un bell’esempio di architettura tipica (ci sono gorfas a due/tre piani).

Nelle due escursioni ho portato ovviamente anche mio figlio (che all’epoca aveva 11 anni) e c’erano anche bambini più piccoli (due bambini tedeschi sugli otto/nove anni nella prima escursione e un paio di bambini sui sette anni nella seconda). Nessun problema neanche per loro, malgado il caldo (a Tozeur c’erano 40 – 41 gradi), basta provvedere con creme ad alta protezione solare (io usavo quelle a schermo totale), berrettino e occhiali da sole e avere sempre una scorta d’acqua.

Ciao a tutti
Bianca Maria

P.S.: se qualcuno desidera informazioni sul Club Diana di Zarzis, non ha che da chiedere, risponderò senz’altro.

baklewa:
......... brava BiancaMaria e grazie per il tuo contributo, parla pure liberamente della struttura che ti ha ospitata, sicuramente arrikkirà il forum e qlc viaggiatore sognante potrà sfruttare la tua esperienza  :D
benvenuta nel team ......... Murphy dobbiamo fare le magliettine eh! :wink:  8)

:
... è vero il team cresce a vista d'occhio, altro che turisti per caso  :shock:
info - info - info
qualsiasi notizia utile è benvenuta e preziosa per chi parte ed è assalito da una marea di dubbi che le agenzie di viaggio, come sempre, non sono neppure in grado di comprendere  :evil:
un grazie anche bianca maria  :P

bmlore:
Accolgo l'invito di Baklewa e vi descrivo il Club Diana di Zarzis, dove ho soggiornato una settimana nel settembre 2003.
La struttura, a gestione italiana della Teorema Tour, si trova direttamente sulla spiaggia a circa 10 km a nord di Zarzis. Nelle vicinanze non c'è niente se non altri alberghi e alcune case che sembravano ancora non ultimate, un'agenzia di noleggio automobili, un negozietto di souvenir, un telefono pubblico e null'altro. Per raggiungere un qualche centro abitato era necessario spostarsi in taxi (fermata taxi di fronte l’albergo).
La clientela era esclusivamente italiana.
Le camere erano discrete (noi avevamo una tripla e l’aggiunta del terzo letto toglieva notevolmente spazio), arredate in modo semplice. L’aria condizionata a controllo individuale, TV con ricezione anche di canali italiani, balcone con vista sulla grande piscina. La pulizia delle stanze era  ineccepibile. Il personale gentile e sollecito.
I pasti erano a buffet, la cucina molto varia con piatti internazionali (ma non tunisini, perlomeno io non li ho visti), diverse pietanze di carne e pesce ogni giorno e un bellissimo assortimento di dolci. C’erano anche cibi cucinati a vista, diversi ogni sera e, per gli irriducibili, non mancava la pasta.
Ottima anche la prima colazione con le crepes preparate al momento, un bel assortimento di dolci, uova ecc.
La spiaggia non mi è piaciuta molto, perché vicino a riva c’erano alghe e la sabbia in sospensione dava al mare un aspetto un po’ fangoso per i primi due/tre metri vicino a riva.
Animazione  :evil: :
L’organizzazione del mini club era rigida, per questo motivo mio figlio non ne ha usufruito. Mi spiego: il primo giorno era necessario iscrivere i bambini al mini club (c’era la fila delle mamme). Non ho molta esperienza di villaggi vacanze, ma credevo che i bambini ospiti della struttura potessero liberamente frequentare il mini club come e quando lo volessero, in base anche alle attività offerte. Non in questo caso!! :?  Comunque ho fatto la fila e al mio turno mi è stato detto che mio figlio non poteva frequentare il mini club solo quando c’era calcio – l’unica attività che a lui interessasse – o frequentava tutto o altrimenti non mi garantivano che ci sarebbe stato posto per lui.
Di conseguenza non ho ritenuto opportuno iscriverlo, perché non era nostra intenzione rimanere sempre nel villaggio.
Faccio presente che avevamo scelto questa struttura anche perché sul catalogo era pubblicizzato il campo da calcetto e il tiro con l’arco  oltre ad altre attività sportive.
Veniamo al tiro con l’arco: altra sorpresa  :shock: . Anche in questo caso mio figlio non poteva partecipare, perché l’età minima era di 14 anni (lui ne aveva 11), anche se non era un principiante, avendo già praticato questo sport precedentemente, in altre strutture, dove non avevano sollevato alcun problema (villaggio gestito da Veratour). Mio marito ha insistito parecchio e dopo averlo fatto parlare con il responsabile (??) hanno acconsentito a fargli fare una prova sotto la responsabilità di mio marito e lo hanno poi ammesso, ma doveva comunque essere sempre accompagnato. Non gli è stato invece consentito di partecipare al torneo. Gli ultimi giorni poi abbiamo visto che altri bambini, anche più piccoli e non accompagnati erano ammessi al poligono.
Non so se anche quest’anno sono così assurdamente rigidi. Qualcuno può dircelo? :?:
Ultima nota sull’organizzazione Teorema: Il giorno prima della partenza era necessario confermare il volo del ritorno!?!.  :shock:   Avete capito bene, abbiamo dovuto fare la fila per confermare che il giorno dopo era nostra intenzione partire. Con nessun altro tour operator mi era capitata una cosa del genere, normalmente erano gli assistenti del tour operator a preoccuparsi di comunicare l’orario della partenza, o con un avviso in bacheca o con avvisi in camera.
A chi consigliare il Club Diana? A coloro che hanno bambini che intendono parcheggiare al mini club e a coloro che vanno all’estero per ricercare un ambiente italiano.
Ciao
Bianca Maria

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