Chi di noi non ha mai sentito questa frase alla televisione, alla radio o l' ha letta nei giornali. "Ma deve essere difficile, come fate? Io non potrei…" e questa osservazione fa parte di quello che i musulmani sentono spesso prima, durante e dopo il mese sacro di Ramadan.
Bisogna constatare che l’opinione pubblica (forse perchè non le si offrono molte alternative), nella sua grande maggioranza, si focalizza sempre sul come del Ramadan e non sul perché.
Il Corano e la tradizione del profeta Maometto hanno sottolineato i molti elementi del Ramadan: la sua importanza, il significato, le condizioni, ecc..
L’obiettivo di ogni musulmano è piacere a Dio. Piacere a Dio significa amarlo e obbedirlo. Nel Corano il digiuno è indicato chiaramente come un atto obbligatorio per ogni musulmano in età e capacità di farlo. Quindi ogni musulmano che ne ha le capacità, deve digiunare durante il mese di Ramadan. Se non lo fa commette un peccato.
Di conseguenza, la prima ragione per la quale un musulmano deve digiunare è per obbedire a Dio. Questo mese può essere vissuto come una benedizione di Dio. Dio ci raccomanda di obbedirlo e ci indica di prendere esempio dai nostri profeti.
La seconda ragione del digiuno è il desiderio di seguire la tradizione dei profeti dell’islam che sono dei modelli di pietà. Questa pietà che troviamo spesso nel Corano, dobbiamo cercarla e il digiuno è un mezzo che ci aiuta molto.
La pietà è quindi la terza ragione del digiuno e significa un insieme di cose. Ogni essere umano può commettere peccati. E' proprio perchè siamo esseri umani che abbiamo bisogno di essere guidati e ri-indirizzati verso il giusto cammino. In un certo senso, possiamo considerare il mese di Ramadan come un periodo di allenamento che permette al musulmano di imparare ad avvicinarsi a Dio aumentando gli atti di pietà (carità, preghiere, ecc…) e mettendo fine ai vizi.
Quindi, durante il mese di Ramadan, gli obblighi del musulmano sono:
1-effettuare le cinque preghiere obbligatorie e sforzarsi di farlo in orario;
2-fare la Zakat-ul Fitr (l’elemosina da fare alla fine del Ramadan) che serve a ricordare a ognuno la propria Zakat annuale, uno dei pilastri dell’islam
3-effettuare la Salat-al-Tarawih (preghiere che si fanno la sera durante il mese di Ramadan) ricordando che anche durante tutto l’anno delle preghiere extra aumentano la fede per avvicinarsi a Dio;
4-eliminare i vizi come il fumo e l’alcool (che sono già vietati) e pensare alla propria salute e a quelli degli altri;
5-l' atto del digiuno diventa un mezzo per pensare a quelli che soffrono di malnutrizione, a condizione che il fedele senta nella propria pelle quello che può sentire una persona che ha fame. Questo dovrebbe permettere di avere coscienza del valore dei beni che Dio ha dato e di pensare ai meno fortunati.
Il Ramadan è un momento storico.
Il Santo Corano è stato rivelato in una notte nel mese di Ramadan chiamata “Laylatul Qadr” (notte del destino). È una notte molto importante per i musulmani che vale più di mille mesi.
Dio raccomanda ai musulmani di leggere il Corano, di pentirsi, di invocare e chiedere perdono durante il “Laylatul Qadr”. Ma solo Dio e il suo messaggero sanno quando è questa notte. L’unica indicazione che ha lasciato il profeta Mohamed è che si tratta di un giorno dispari e comunque tra gli ultimi dieci del mese di Ramadan (21, 23, 25, 27 o 29). Questo deve portare il musulmano a capire di non accontentarsi solo di questa notte, ma di essere presente durante tutto il mese di Ramadan che gli servirà come modello per tutto l’anno. Le benedizioni che ci sono durante il Laylatul Qadr sono la quarta ragione per cui i musulmani digiunano nel il mese di Ramadan.
Ma non dimentichiamo che il digiuno nel mese di Ramadan è un pilastro dell’islam ed è l’unico che ingloba tutti gli altri perché:
1-per poter digiunare come si deve bisogna essere musulmano, quindi avere già detto la testimonianza di fede
2-un musulmano praticante fa le preghiere rituali, e durante il mese di Ramadan la preghiera è fondamentale
3-la Zakat è una tassa per i musulmani che hanno la possibilità di pagarla e permette di ridurre fino a un certo punto le ineguaglianze
4-il pellegrinaggio alla Mecca serve a purificarsi e a farsi perdonare da tutti i peccati; digiunare in modo sincero durante il mese di Ramadan ha lo stesso valore
Queste informazioni non sono esaustive, tentano solo di dare degli elementi di risposta alla domanda “Ma perché si fa digiuno durante il mese di Ramadan?”